domenica, dicembre 02, 2007

No ipse dixit



Quando c'erano le scritte di partito sulle pareti, e i comizi per l'elezione delle giunte comunali avevano i colori tradizionali dell'Italia che votava, molti candidati attribuivano i propri pensieri ai grandi maestri. Consuetudine, appresa a ogni livello, tirare nel discorso un grande nome a giustificare un'affermazione importante.
Subito il transito ad altro abuso: nessuna citazione nè richiamo ad altri sistemi di pensiero.
Tante particelle con la propria teoria ritenuta "assoluta", teorie senza riferimenti nè conoscenze, una sorta di presuntuosa verità che molti possiedono per scienza infusa.
Bocche riempite da affermazioni personali con pretesa di universalità, riempite da pensieri personali ma assoluti.
La presunzione di sapere sempre tutto e di essere "migliori" è una bella difesa (patetica).

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