mercoledì, giugno 02, 2010

LETTERA APERTA DA QUALCUNO

Caro amico, sto per completare i miei trenta: grazie per aver vissuto tante avventure, aver dipinto sogni, accettato sfide, vinta la lontananza che dai boschi ci ha portato in città ad inquinare il respiro e allevare il futuro. Tanti anni alle spalle e il mondo cambiato sotto i nostri passi, il PCI è svanito, il PC ha lasciato posto al MAC sui nostri banchi, i lunghi capelli sostituiti dal crine borghese, e la lotta?
Credo di avere ancora più rabbia di un tempo, rabbia intesa come desiderio di agire e migliorare il mondo che tocco oggi e che sfiorerò domani. Una forza più ragionevole ma costante come i secondi che fanno il girotondo sul quadrante incatenato al polso. Ancora trovo parole impossibili e, posando la penna sul foglio, la punta scorre come fosse l’inizio di un vinile e la musica richiama atmosfere romantiche e note ancestrali.
La vecchia Lira cambiata insieme al logo delle tv nazionali, a casa c’è ancora un televisore catodico, 14 pollici, non più in bianconero, non più Mivar senza Rete Quattro e Rai Due.
Penso di aver vissuto tante epoche e sentito il respiro del globo farsi duro e deciso, cambiato marcia, virato a largo, forzato la vita e collezionato foto memorabili: pietre di calce soffiate nel tempo che rende immortali solo nella memoria.
Allora prendi ancora il tempo, fanne un tappeto, posati a terra e gioca con i tuoi oggetti e con la sterminata fantasia, schizza un disegno, non rispettare il rigo imposto dal foglio, figli che non hai ancora saranno mai con te? Gioca con loro e raccontagli di aver conosciuto un ragazzo di trent’anni ancora disposto a gonfiare la vita di magia e arte.

Francesco

mercoledì, aprile 28, 2010

Dietro le lettere

Nei giorni pensavo a quanto siano importanti i segni, a quante forze e quanti accordi abbiano costruito la forza di alcuni nomi. Dietro le insegne luminose e la magnificenza delle lettere cubitali, ferme nella loro grazia, c’è il sangue di persone, generazioni, di una catena di uomini che hanno costruito la reputazione del nome. Sangue, accordi, dedizione, compromessi, amori, secessioni e quotidiano lavoro.
Oltre il tempo la sintesi storica in lettere che dominano le prime strade delle capitali del mondo. Quel nome di un casato, o frutto di fantasia, statico nei secoli pronto a sopravvivere agli uomini che lo hanno reso noto.
Quando si passa sotto le insegne sacre si dovrebbe tinteggiarle di rosso o di verde con la mente, essere consapevoli che il marchio nasconde sempre dietro sé le gesta di una moltitudine di vite.

sabato, gennaio 30, 2010

Le Cosce delle Sirene

I guerrieri, come si sa, perdono, vincono, si feriscono, trionfano ma restano pur sempre guerrieri, diversi senza Dio compiti nell’attraversare il mondo bruciando da due lati, scaldati dalla cera. Amare le donne e conoscere il cambiamento del corpo nel tempo, nutrirne sensibilità odiando la certezza delle proprie azioni. Parlare di sogni incompiuti e credere che sogni ancora più grandi possano avvenire, praticare la propria passione per diecimila ore, ascoltare le emozioni della vita dei nostri cari, dagli amici, dei presunti santi, pensare che il fattore X possa esser propiziato dallo scintillio degli occhi nel giorno. Salutare ogni essere vivente al mattino e pensare alla bellezza del creato prima di viaggiare nel sonno della notte, rubare con astuzia per sentirsi sporchi e tradire, solo una volta, la fiducia di chi ci ha promesso amore eterno. Perché siamo attraversati da sangue destinato a seccare, la storia è già scritta e la fine del libro è comune. Forza e coraggio nel fare i propri assoli accordando gli affetti con ciò che per noi deve e dovrà essere.
Toccare il fuoco e scoprirsi nella pioggia per provare il caldo e l’umido delle stagioni fatte di chimica, rinascita , morte e successione, non vergognarsi di ascoltare musica classica commerciale e di non aver visto la tv per qualche giorno, seguire le mode o crearle?
Avere un figlio e sperare che sia diverso da te: temperato, sano e vitale, semplice, genuino e affettuoso. Lottare per la propria casa, difendere il territorio e uccidere per conoscere tutto del mondo, essere orgogliosi del proprio talento e della poesia che vibra nelle radici delle piante, non distinguere i suoni degli strumenti costruiti dall’uomo ma sapere che essi sono e comunicano senza proferire parola. Danzare e sparlare di chi balla, coprirsi di soldi e perderli scommettendo sul proprio successo, amarsi e applicare il balsamo almeno una volta a settimana. Fare arte, trascorrere una domenica in casa, nudi a finestre aperte. Essere diversi, fare qualcosa di speciale ogni giorno per cambiare il sentimento delle cose, per soddisfare le proprie curiosità, fare esperienza e vincere perché quando il sangue fluirà verso i torrenti eterni, in qualsiasi momento esso voglia andare e liberarsi dal pesante corpo per tornare fra le poderose cosce delle Sirene del Mare, ciò che sentiremo sarà la piena soddisfazione di essere stati dei grandi amanti della vita.