Ci sono momenti in cui sei completamente assorto nello scorrere delle vite, le comprendi, ti blocchi e una musica priva di titolo riempie il tuo spirito.
Sei solo e vero, controlli il moto del tuo animo e risuoni come una nota splendida. Diventi tenero e ogni cosa appare mutata, persino bella. Nel cielo grigio scorgi un tono di azzurro e le colonne delle autovetture sono allineate perfettamente. Non scorgi rumore ma una sorta di amore per ciò che puoi vedere perché hai ancora attaccati addosso i tuoi magnifici occhi.
lunedì, gennaio 21, 2008
domenica, gennaio 13, 2008
Quei bravi ragazzi
Audrey è rimasta bella ed elegante fino alla morte, ha dato voce all’Unicef e ha concluso la sua esistenza fra i bimbi neri d’Africa. Solo alla fine della sua carriera, come in una spirale, come tutti coloro che vogliono darsi e che combattono una vita per sopravvivere e poter assolvere la loro missione.
Tutto mi è apparso chiaro. Cosa sto a fare in ufficio? Perché spendo tutti questi soldi in luci e stoffe? Se alla fine, da piccolo, non volevo fare l’attore, ma sognavo di essere un missionario, qualche indirizzo sociale dovrò pur averlo! E non voglio finire come quei ragazzi che per stile dicono di voler fare i volontari nei PVS e poi li trovi in piazza a sorbire Campari… voglio fare e andrò via.
Per il mio destino, per compierlo ma con volontà certa… per ora guarderò i miei coetanei e gli adolescenti ma non saprò indicar loro nessun buon proposito perché è meglio parlare solo con chi è già adulto in fatto di sentimenti (almeno!) e ha le mie stesse preoccupazioni su queste società assurde. Non basta la spazzatura che ci stiamo dividendo per suscitare indignazione e rabbia? Amore e reazione come unica ricetta.
lunedì, gennaio 07, 2008
Un brivido
Il mio mestiere è triste. Sono un baciatore, bacio per vivere e resto povero. Stanotte, prima delle ore di ristoro, ho chiuso la mia vecchia macchina e una strana energia ha attraversato il mio corpo.
C’è un vento lieve che sposta le foglie e i rami ma che non mi scompiglia. Un vento amico che sembra non vedermi, tutto intorno la strada colma di foglie di castagno immerse in un paesaggio autunnale. Ma è gennaio, è caldo e un gruppo di foglie si dà alle danze con movimenti umani. Decido di godere di quest’aura magica. Un minuto è una vita nella completa fusione con la notte,
in un attimo mi sento ispirato, rincaso e scrivo, il fuoco nel camino spinge d’improvviso le sue fiamme e ricordo che oggi le fontane lasciano scorrere olio e che gli animali parlano. Un brivido un senso di metafisicità nella notte in cui le mamme si fingono brutte.
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