lunedì, gennaio 07, 2008

Un brivido



Il mio mestiere è triste. Sono un baciatore, bacio per vivere e resto povero. Stanotte, prima delle ore di ristoro, ho chiuso la mia vecchia macchina e una strana energia ha attraversato il mio corpo.

C’è un vento lieve che sposta le foglie e i rami ma che non mi scompiglia. Un vento amico che sembra non vedermi, tutto intorno la strada colma di foglie di castagno immerse in un paesaggio autunnale. Ma è gennaio, è caldo e un gruppo di foglie si dà alle danze con movimenti umani. Decido di godere di quest’aura magica. Un minuto è una vita nella completa fusione con la notte,
in un attimo mi sento ispirato, rincaso e scrivo, il fuoco nel camino spinge d’improvviso le sue fiamme e ricordo che oggi le fontane lasciano scorrere olio e che gli animali parlano. Un brivido un senso di metafisicità nella notte in cui le mamme si fingono brutte.

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