Oggi è un lunedì trascorso, una parola, due documenti e troppe aperture su fronti diversi, malsani e uggiosi.
Chiudo il desk e neppure il tempo di agire poeticamente, solo numeri, icone, mattanze, sospiri e grugniti. Adoro questo gioco, la poca luce, l’ora solare che stordisce in modo naturale. Adoro le piante senza radici, rugose, vestite d’autunno e fragili.
Fragili ife sottomesse al terreno pesante, zuppo e scuro come pece.
Driin, driin, facs facs, meill meill, toc toc e niente riflessione ma flusso d’intenso comunicare. Questa è la vita? Questa è la vita. Poco tempo e poco importa.
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