sabato, ottobre 14, 2006

Stamattina ho ricevuto un paio di visite e ho provato a spiegare a questi amici le mie intenzioni, non so se torneranno prossimamente.. li ho visti straniti da questa mia idea. Ho cercato di far capire loro che, in qualche modo, la mia impresa - concentrata e mirata - potrebbe sopravvivermi. Chi avrà la pazienza di bruciare le mie tele? Senza contare che potrei proseguire la mia attività da blogger continuando a scrivere su queste pagine. Ma perchè fare qualcosa di non comune è considerato un assurdo? Sarà per via della comodità? Consumare e avere sempre tutto senza puntare un obiettivo, la fatica e lo stress fanno paura? Bhè.. io penso che con qualche sacrificio ci si possa mettere alla prova e dare un esempio compiuto. Dopotutto, diceva un intellettuale di cui non ricordo il nome, che un’idea - per cambiare il mondo - deve prima cambiare la vita di chi l’afferma.. deve cambiare cioè in esempio. Io sto mostrando che la volontà e potere, sto mostrando di credere nell’immagine e nel colore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ansia mista ad angoscia. il colore degli acrilici colmerà le profondità dell'iride. ma il tuo sangue? di cosa si nutrirà il rosso delle tue viscere?
sono preoccupata..

Anonimo ha detto...

non credo ci sia da preoccuparsi per il nutrimento del suo sangue...lui 3 alimenti al giorno se li è garantiti..c'è chi non ha nemmeno quelli..

Francesco Giannino ha detto...

Sì,lo spirito del blog è un po'diverso ma la nota sui problemi irrisolti degli apparati di gestione alimentare e delle povertà ha sempre un suo fascino. Forse un periodo di privazione potrebbe farci apprezzare quello che abbiamo,o no??