lunedì, settembre 03, 2007

Le lunghe fitte della memoria (part one)


Un bel momento di vuoto, un lungo momento di decompressione.
Alcuni vivono segnati dall’incessante caccia e lasciano fuggire il perfetto presente che, unito alla semplicità e all’assenza del rimpianto, costituisce la magione dell’animo felice.
In questo momento credi che non ci sia nulla di più romantico dello scrivere in solitudine disteso sul letto della sera… credi sia un atto di giustizia tornare a scrivere quando gli amici sono tanti a chiacchierare al tuo fianco.
Fermarsi. Inchiostrare i fogli perché mai come ora ciò che senti di essere, ciò che sei, è dato da ciò che leggi su quei fogli al risveglio.
Lì c’è la tua essenza, la tua verità, averla sempre fra le mani – presente e materiale – potrebbe darti aiuto.
Resta la completezza di un percorso metaforizzato, un luogo in cui incontrare sé stessi, lo scrigno dei pensieri rappresi su quaderni e quaderni. In immagini, riproduzioni, cartoon, e poi, nelle infinite parole.

p.s.: pic by Velella


1 commento:

Anonimo ha detto...

ciao! che piacere scoprire il tuo blogg... fantastico... nei prossimo giorni spero di riuscire a starci un pò sù.. in maniera tale di leggere tutti i tuoi post.
amo molto l'arte... e poi l'arte sperimentale mi ha sempre affascinato.
ancora complimenti.
ciao
Roberto