lunedì, settembre 10, 2007

Le lunghe fitte della memoria (part two)

Scopri allora di essere ciò per cui sei stato fatto. Il bimbo triste per il nuovo rientro dalle vacanze, il ragazzo malinconico senza lavoro, l’adulto solitario che ama la società ma che preferisce i silenzi insostenibili.

Sei ancora qui, incompleto e svogliato, incapace di comunicare con padre, madre e Signore. Sei certamente sbagliato in questa corsa nella vita; ritorna poi il nodo che due anni fa ha determinato ciò che in questi due anni non hai realizzato.

Senza amore né perdono, sempre più intollerante e cosciente delle cose. Troppo cosciente e disilluso, quasi a un passo dal vivere un gioco in cui ogni sentimento è negato. Poi lacrimi per Nuovo Cinema Paradiso e risenti il cuore. Ti riscalda come una spiaggia assolata quel segnale cupo che dal petto sale a toccare ogni tua lacrima. Un dolore troppo aspro.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Un oscura signora dimora dentro me, e ruba la luce dai miei occhi per farne armacontro ogni barlume di speranza...la bimba resta chiusa in un angolo buoio e geme spaventata.
La ragazza che è in me subbisce le ire e il facino del peccato, che inevitabilmente sporca le ali.
L'adulta solitaria, gode della sua condizione e del fascino che esercita ad ogni passo e vive nell'inquietitudine della perdita, pur consapevole, di sentimenti puri, fiducia e amore, in eterno conflitto con la passione...

Francesco Giannino ha detto...

Signora,bimba,ragazza,adulta. Passione e perdita di sentimenti puri. Interessante.

Cos'hai nel cuore?

Anonimo ha detto...

vorrei che la memoria avesse fitte tali da comprimere ogni ricordo...e che la mente vagasse senza meta precisa, smarrendosi tra gli ostacoli del cuore...e perdendone ogni traccia di affanno...vago stanca e sconfitta Aron, il peso dei tradimenti è tanto e tale da non lasciarmi intravedere alcuna traccia...di me...tu mi chiedi cos'ho nel cuore...ti risopndo, la tempesta della vita...eppure, anche se non rammenterai...hai già guardato nei miei occhi...