La delusione è quella caduta dell’umore e dei progetti che sembra essere la derisione della propria vulnerabilità.
Ci credo, immagino un futuro, penso che andrà così e agisco di conseguenza. Preparo il costume e vado in scena, è un costume d’epoca e non c’entra nulla con quelli ipermoderni indossati dagli altri.
Il copione è sbagliato, ho sbagliato. Che delusione!
Tutto questo tempo a memorizzare la parte e cucire i polsini alla camicia. Il gusto è indescrivibile, l’aroma di questo tradimento delle attese è penetrante e disgustoso. Sono inadeguato di fronte al pubblico che già si chiede che ruolo avrà l’unico anacronistico giullare. Mi tocca dire qualcosa,
pronunciare la mia battuta sperando che in qualche modo s’inquadri nel contesto o improvvisare un pensiero e attendere fischi e applausi.
sabato, dicembre 29, 2007
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1 commento:
la delusione nasce dalle aspettative. non crearsi aspettative genera la conseguente assenza di delusione.
mi dirai: d'accordo. posso anche arrivare a smettere di avere aspettative sulle persone intorno, e sugli eventi. ma dovrò pur avere aspettative su me stesso. ed impegnarmi in modo da non ricevere fischi, e da sodisfare le attese del pubblico.
no. nessuna aspettativa. neanche su me stesso. impegno, certo. continuo lavoro di miglioramento, di evoluzione. ma nessuna aspettativa. per il semplice motivo che il fallimento fa parte della natura umana. ma non è necessario che il fallimento determini delusione. il fallimento determina ulteriori macerie. e qui già sai cosa intendo.
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