Il mastro fornaio di un piccolo paese del sud produceva delle ottime pagnotte fatte nelle notti di luna crescente. Con lui un piccolo plotone di apprendisti e garzoni che, sempre fischiettanti, saltellavano, impastavano, cuocevano e caricavano il pane sul furgone del fornaio. Ogni singolo abitante del paesello era felice di poter mordere la fragrante pasta abbinata a marmellate o salumi di montagna.
Il lavoro andava bene ma era faticoso. Il mastro fornaio iniziò ben presto a non vedere il bello della sua attività e l'unicità della sua ricetta, la produzione di pagnotte iniziò a diminuire. Ben presto egli si ammalò di tristezza, chiuse il forno e si spostò in città, ad essere apprendista di un bottegante di dadi.
A volte sono i piccoli dettagli, le piccole difficoltà e le bazzecole a cambiare un destino. Ci si aspetta sempre un evento importante, tale da giustificare la fine dei sogni, la tristezza e il calo di vita. Invece è il piccolo disagio... è la piccolezza a lasciar franare i cieli! QUando si va avanti non sempre le direzioni del percorso sono giustificate da cause forti, spesso l'incapacità di vestire la sfida e la stralunata paura sono il vero motivo della resa. Le piccolezze ci distruggono, in particolar modo se reiterate, ed è un peccato dimenticare nel tempo le sciocche cause di ciò che siamo diventati.
domenica, marzo 04, 2007
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1 commento:
io direi che dopo ieri sera la sfida diventa ancora più importante e noi ancora più motivati.
In gamba zì!
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